TESSARI (VR), FRAZ. di RIVOLI VERONESE – Via Zig-Zag, arrampicata sportiva, difficoltà 6a+ max (6a obbl.), sviluppo 125m, esposizione Est – Via Il Cappuccio del Fungo, arrampicata trad, difficoltà V max, spesso IV e III, sviluppo 150m, esposizione Est
Piccolo cappello introduttivo, vista la situazione dell’ultimo periodo (ad alcuni nota, ad altri no):
dopo mesi di screzi tra le parti in causa, con schiodature, richiodature, insulti sui social e volantini di “rivendicazione”, torniamo in quel di Tessari a distanza di tempo, con la semplice volontà di passare una giornata in compagnia, al sole, scalando e godendoci la giornata insieme a qualche amico.
In questa sede non prendiamo posizione sulla faida in atto: pensiamo ci siano ragioni da entrambe le parti, ma siamo altrettanto convinti che le modalità attuali non porteranno da nessuna parte.
A nostro avviso l’unica strada percorribile sarebbe un dialogo serio tra le varie fazioni coinvolte, fatto però attraverso le Istituzioni.
Il Comune di Rivoli Veronese, i proprietari dei terreni e delle abitazioni di Tessari e Canale, il gruppo che sta effettuando ad oggi le azioni di protesta ed una rappresentanza delle persone che hanno chiodato e che scalano in quest’area.
Noi non siamo nessuno, ma avendo in qualche modo contribuito nell’ultimo anno con i nostri racconti delle vie a rendere questo luogo popolare, ci rendiamo comunque disponibili a titolo di “fruitori dell’area attrezzata all’arrampicata” qualora nel prossimo futuro si riuscisse ad organizzare una situazione di dialogo seria, per un confronto civile tra tutte le parti coinvolte.
Se ne esce solo così, almeno secondo noi 😉
Pace e bene.
Tornando al contesto principale, oggi avevamo in mente di fare Zig-Zag, via che già volevamo approcciare al nostro ultimo passaggio in zona, ma che vista da sotto ci era sembrata molto vegetata e quasi abbandonata (avevamo quindi “ripiegato” su Fessura Kiki, che poi ci è garbata molto).
In realtà Zig-Zag è una bella via, che guadagna in qualità salendo, con il terzo tiro che ne rappresenta il cuore e la maggior soddisfazione.
Poi visto che le vie della Roda del Canal sono brevi, ci siamo gettati successivamente al Trapezio per percorrere una delle prime linee, se non la prima in assoluto di quest’area, ovvero il Cappuccio del Fungo.
Piacevolissima via semi-trad su roccia super, con difficoltà decisamente morbide.
Puro piacere di scalata su calcare magnifico 😉
Per un commento su entrambe le vie, vedete il giudizio in fondo.
Avvicinamento
Per Zig-Zag, dal parcheggio principale di Tessari, attraversare le vigne per un centinaio di metri in direzione sud fino ad una strada sterrata, quindi a sinistra, superare una stanga e continuare lungo il bordo del canale per un altro centinaio di metri.
Si può riconoscere facilmente il punto in cui entrare nel bosco facendo caso all’evidente tetto sotto al quale si svolge il traverso del secondo tiro.
Scritta rossa alla base.
Per Il Cappuccio del Fungo, dal parcheggio principale di Tessari (link sopra), salire lungo la sterrata in direzione della montagna, ignorare eventuali deviazioni e appena il bosco si infittisce, poco dopo un tornante a sinistra, fare caso ad un grande ometto sulla destra dove si stacca il sentiero che conduce al Trapezio.
Dopo una serie di saliscendi, ignorando l’attacco delle prime vie, si prosegue in costa fino a superare una zona con pareti aggettanti. Subito dopo, si trova la placca di attacco.
Scritta molto piccola “fungo” sulla parete. Si vede chiodo nero a circa 3 metri da terra.
Descrizione dei tiri
Via Zig-Zag (settore Roda del Canal)
- L1 – 6a, poi 5c (30m) – Si può partire dalla scritta salendo fino al primo spit per poi traversare stando bassi fino ad un cordone (occhio che si arriva a terra cadendo) oppure partire direttamente a destra sotto al cordone con un primo boulder un po’ fisico, raggiungendo in breve buone mani.
Si prosegue in diagonale destra aggirando un alberello, poi rimonta verticale su roccia da verificare, quindi per placca in diagonale sinistra con un ultimo passo delicato prima della sosta, sotto al tetto. - L2 – 5c / 6a / 5b (30m) – Ci si alza bene fino sotto il tetto, poi sfruttando dei buchi e delle candele per le mani si traversa per circa 6 metri verso sinistra.
Passo delicato e unto per superare una spanciatura (ottimamente protetto), quindi in verticale con bella arrampicata per una ventina di metri fino alla sosta. - L3 – 6a(+) (20m) – Bellissimo tiro di movimento su roccia ottima.
Si traversa a sinistra fino ad un camino che si può sfruttare per alzarsi con i piedi. Al secondo spit si traversa a sinistra con passi delicati alzandosi fino alla protezione successiva.
Quindi conviene muoversi a destra verso lo spigolo per superare una spanciatura ed infine dritto per placca fino alla sosta. - L4 – Raccordo (25m) – Salire per roccette e camminare fino alla parete successiva dove si sosta
- L5 – 4c (30m) – Salire il bel muro a buchi fino al suo termine, proseguire fino alla paretina successiva e superarla sempre con piedoni e manone fino alla sosta finale.
Via Il Cappuccio del Fungo (settore Trapezio)
- L1 – V (1p) / IV / III (30m) – Vincere subito il passo più ostico della via stando a sinistra, in direzione di un chiodo piantato a mano. Quindi in diagonale destra verso una spanciatura con cordone (facile), poi per placca appoggiata fino alla sosta.
- L2 – III (30m) – Salire la bella placca a buchi seguendo la linea dei cordoni nelle clessidre fino alla sosta.
- L3 – III / IV+ (40m) – Primo muretto facile fino ad un terrazzino. Si attacca poi una splendida placca con passo appena più delicato verso la fine.
Consigliabile sostare su due cordoni subito dopo il cambio di pendenza. - L4 – II (20m) – Salire la facile rampa finale fino alla sosta all’inizio del boschetto.
Discesa
Al termine di Zig-Zag, seguire gli ometti verso destra incontrando subito un bivio dove bisogna stare a sinistra seguendo la traccia bollata che traversa in costa in direzione nord. Proseguire per qualche centinaio di metri fino ad incontrare una deviazione sulla destra che permette di scendere più ripidamente fino al parcheggio.
In alternativa, se voleste magari andare al Trapezio come abbiamo fatto noi, continuate dritti ignorando la deviazione fino a ricongiungervi col sentiero principale che va poi seguito in discesa.
Per quanto riguarda Il Cappuccio del Fungo, basta risalire pochi metri fino ad incrociare il sentiero principale che si segue verso sinistra fino a ritornare al parcheggio.
Giudizio
Zig-Zag (aperta da Mario Brighente, ottobre 2016) a nostro avviso è una bella via, che merita una ripetizione, soprattutto per il secondo e il terzo tiro che sono davvero particolari e divertenti da scalare.
La chiodatura è sempre ottima e non necessita di integrazione. Portare comunque dei cordini per allungare la protezione dopo il traverso e per sostituire eventuali protezioni su cordini anziani.
Soste comode, a parte forse la prima che è un pochino appesa.
Il Cappuccio del Fungo (Cipriani / De Renzo, 1982) è una via d’altri tempi, che sale ottime placche con un calcare a buchi da antologia, talmente bello che la via risulta davvero molto semplice per l’abbondanza di appigli e appoggi.
Nonostante la difficoltà decisamente modesta, risulta comunque divertente da percorrere, proprio per la qualità incredibile della roccia.
Può essere una buona via su cui imparare a proteggersi in autonomia, per quanto ad oggi risulti già abbondantemente protetta a cordoni su clessidre, qualche chiodo e pure un paio di fix.
L’esposizione di entrambe le vie è est e rimangono al sole fino alla tarda mattinata / primo pomeriggio.
Vista la quota, sono vie da inverno o mezze stagioni, fino a quando non fa troppo caldo.
Foto di Zig-Zag
Foto del Cappuccio del Fungo
Disclaimer
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