Donnas (AO), Albard di Bard 500 m s.l.m. – disliv. avvicinamento 150 m; Via multipitch: difficoltà 5c (5c obbl) – sviluppo 160 m – esposizione S
Alla ricerca di una via non troppo lunga e non troppo impegnativa, magari in un posto soleggiato, torniamo in quel di Albard – sopra Donnas – in questo settore un po’ defilato che avevamo già esplorato facendo Celtic Princess.
La scelta si è rivelata ottima: niente vento e temperature assai calde (quasi estreme visto che è inverno e si stava in maglietta!), la via è gradevole e non troppo discontinua, avendo tempo se ne possono fare anche due nello stesso giorno.
In generale, per raggiungere Albard, state solo attenti a non infognarvi nel paesino sottostante: non bisogna seguire la prima indicazione ma la seconda, che permette di salire su una strada abbastanza larga dal fondovalle, se vi trovate a grattare gli specchietti contro le pareti delle case… avete sbagliato!
Avvicinamento
Dallo spiazzo dove avrete parcheggiato (posizione GPS qui), due curve prima del cartello bianco Albard, prendere il segnavia n°6 all’imbocco di una rampa di scale in pietra. Si sale in pochi metri sino ad uno spiazzo che si apre sulla valle sottostante, dove c’è una sorta di croce in ferro; da qui non bisogna continuare a salire lungo il sentiero (è quello che percorreremo in discesa e che porta in cima alle placche), bensì traversare e scendere poi verso valle, sempre su traccia segnata. Si incontra una casetta in pietra addossata alle rocce, piuttosto pittoresca, per poi scendere ancora ripidamente fino quasi al fondovalle.
Da qui si traversa nel bosco, attraverso sentierini costeggiati da muretti a secco, tenendo sempre la destra, sino ad incontrare un incrocio, segnalato dai classici cartelli gialli valdaostani. Siano in un punto dove sono presenti grosse pietre, la nostra traccia è quella che va a destra, risalendo un pezzettino fino ad entrare in una valletta …magica!
Vi si trovano, incastonate come pietre preziose nelle pareti di roccia, diruti e casette di pietra, mimetizzate con l’ambiente e abbandonate, quantomeno dagli umani. Si superano le casette sempre seguendo il sentiero, per poi abbandonarlo in corrispondenza di un grosso masso squadrato, risalendo nel bosco (qualche traccia e ometto) fino alla base della parete che intravediamo alla nostra destra.
Si procede poi costeggiandola verso destra (traccia) fino ad incontrare una dopo l’altra le prime vie d’arrampicata, tra cui Celtic Princess (“C.P.” alla base), Funky Gallo (“F.G.” alla base), ecc ecc.
Subito dopo questo settore si prosegue entrando nel bosco, discostandosi un poco dalle pareti e superando alcuni alberi abbattuti che ingombrano la traccia. Riavvicinandosi alle pareti dopo aver superato una sezione un po’ più vegetata, si incontrano una dopo l’altra le vie “Nouvelle”, “Antica” e “Rolling Stones” (“R.S.” alla base).
Descrizione della Via
(le lunghezze dei tiri ci sono sembrate differenti rispetto a quelle indicate in altre relazioni, le riportiamo – più o meno – per come le abbiamo “misurate” noi)
- 1° tiro: 4a, 5a (passo) – 25 m; placca, il passo di 5a (in alcune relazioni dato di 5b) è sul muretto verticale a metà tiro, affrontabile stando un poco a destra rispetto allo spit;
- 2° tiro: 4c poi 4a – 15 m; il tiro si sviluppa in verticale, leggermente a sinistra;
- 3° tiro: 5b/5c – 30 m; si traversa per alcuni metri in diagonale sinistra su placca lavorata, quindi in verticale con passi via via più tecnici fino al passo chiave più o meno a tre/quarti del tiro, da ‘leggere’ per non complicarsi la vita.
Dopo vedrete una sosta 3m a sinistra (quella che abbiamo usato noi) che andrebbe ignorata in quanto quella ufficiale è 3m sulla verticale (non l’avevamo vista). - 4° tiro: 5a/5b – 30 m; si supera un piccolo tetto (sopra di voi se avete usato la “sosta ufficiale” oppure tutto a destra se avete usato la “nostra” sosta che è quella della via Antica) poi il tiro si sviluppa in diagonale ascendente sinistra su verticale/appoggiato con ottime mani, anche questo continuo sulle difficoltà;
- 5° tiro: 5a/4a – 25 m; placca con uscita “antipatica” su erbastronza (presente cordone che può servire da aiuto ausiliario, altrimenti usare i ciuffi di erbastronza), poi si traversa a sinistra su terrazzino/placca fino ad un cordone che può essere di aiuto per risalire gli ultimi metri prima della sosta (questa parte è piuttosto sporca, anche se facile, con cengette terrose);
- 6° tiro: 5a/4b – 30 m; placca con un tratto caratterizzato dalla presenza di quarzi, poi verso sinistra su un risalto un po’ vegetato, da qui placca via via più abbattuta fino alla sosta terminale.
Discesa
Dalla sosta risalire qualche altro metro su placca appoggiatissima: non è necessario raggiungere il rilievo sommitale (quello con una serie di ometti ben visibile), è possibile scendere sulla destra nel pianoro erboso sottostante, dove è presente una costruzione in pietra e… un’altalena spettacolare appesa ad un albero <3.
Da qui si scende verso destra, dove si ritrova il sentiero che riporta velocemente alla croce in ferro dell’andata, posta poco sopra il parcheggio.
Giudizio
La via è piacevole, a parte il 5° tiro non presenta passaggi di collegamento che ne interrompono la continuità: oltretutto è spittata bene, quindi, rispetto al grado, abbordabilissima.
La roccia, gneiss, non è fragile – o almeno non ci è parso – come la dipingono: a parte un paio di lame piccine non abbiamo mai avuto la sensazione fosse così delicata: tiene molto bene sui piedi, quindi c’è anche poca necessità di tirare prese.
Le soste (su spit) sono in alcuni casi da collegare.
Roba che cadeva dall’alto fortunatamente non ne abbiamo vista… anche se “Rolling Stones” non prometteva bene ;P
Quindi… consigliata se volete godervi qualche ora in un posto davvero molto bello, divertendovi! Se avanza tempo è possibile scendere e fare un’altra via sulla parete (rifacendo ovviamente l’avvicinamento) oppure spostarvi verso Albard, dove si trovano, tra le altre, le vie Olympic Spirit, I love you Sylvie, Dottor Jimmy, ecc (occhio però alla lunghezza! queste sono discontinue ma luuuuuuunghe!)
Nella foto gallery abbiamo commentato i singoli tiri
Disclaimer
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