Via La Fissure d’Ailefroide – la superclassica trad

Ailefroide, fraz. di Vallouise-Pelvoux (1.550 m s.l.m.) – Cima della via Fissure (1.850 m s.l.m.) – Arrampicata Classica – Difficoltà V+ (V+ obbl.) – Sviluppo 280 m – Esposizione Nord

La Fissure è probabilmente la prima via che sia stata aperta in questo piccolo paradiso dell’arrampicata:
la via risale infatti al lontano 1941 ed è opera dal grande alpinista francese Lionel Terray, autore di tante prime ascese nel gruppo del Monte Bianco e anche in Patagonia, dove è stato il primo salitore del Fitz Roy nel 1952.

Rimonta in modo ardito una crepa nella montagna che parte dalla base e arriva fino alla cima, rimanendo quasi sempre all’interno dei camini e delle fessure che rappresentano un unicum su questa montagna.

Difatti tutte le altre linee prevedono salite prevalentemente di placca e aderenza, mentre questa si svolge quasi esclusivamente in camino e richiede un’ottima padronanza della tecnica oltre alla capacità di proteggersi in modo autonomo tramite friend.

La via, infatti, è stata mantenuta trad nonostante molti dibattiti sull’opportunità di richiodarla in modo moderno, cosa che alla fine (grazie al cielo) non è stata fatta, se non inserendo le soste a fittoni e qualche raro, rarissimo fittone nei tratti chiave.

Scalarla è davvero un privilegio e la consigliamo a man bassa a chiunque ami questo genere di arrampicata e sia in visita ad Ailefroide per scalare.

Nel giudizio e nelle foto trovate ulteriori dettagli sull’ascesa.

Se volete farvi anche un’idea più generale di cosa sia Ailefroide, vi rimandiamo al nostro articolo generico dove vi descriviamo alcune varie possibilità offerte da questo incredibile posto.

Sappiate inoltre che una cinquantina di metri più a destra della fissure, esiste anche una bella falesia all’ombra che è molto gettonata chiamata L’école de la fissure (trovate i tiri su the Crag).
Rimane all’ombra fino verso le 15:00, ma ovviamente è molto frequentata nel periodo estivo proprio per il caldo.

Avvicinamento

Dalla reception del campeggio di Ailefroide, seguire la strada per le auto che dalla stanga si inoltra nel campeggio fino ad una pozza e ad un ponte sulla sinistra che conduce dal lato opposto del torrente.

Attraversare quindi i prati verso destra per poi seguire le tracce di sentiero che portano in direzione della parete.

La linea risulta evidente in quanto segue fedelmente la spaccatura centrale e la si può vedere facilmente anche a distanza.

Alla base troverete una bandiera francese disegnata su un sasso.

Descrizione della via

  1. L1 III+ / IV (50m) – Si sale nel camino in direzione di un albero, poi sempre nel camino che devia leggermente verso destra. A circa metà tiro si trova un fittone su placca. Seconda parte del camino un po’ più impegnativa fino alla sosta su terrazzo con 2 fittoni.
  2. L2 IV+ / V (20m) – Camino spaventoso ma meno difficile di quanto appare: si entra al suo interno stando sul fondo e si risalgono alcuni passi un po’ aggettanti (1 fittone a dx), quindi ci si porta sulla parete di destra (cordone per proteggersi) e si esce verso l’esterno passando in una strettoia (attenzione con lo zaino) fino allo spigolo che si rimonta raggiungendo in breve la sosta su fittoni su terrazzo.
  3. L3 III / IV / IV+ (45m) – Si segue una sorta di rampa un po’ vegetata che non oppone particolari difficoltà fino a quando il camino si stringe e bisogna sfruttare la spalla di destra per rimontare attraverso placche non banali e difficili da proteggere.
  4. L4 V (15m) – Altro camino più duro a vedersi che a farsi: si entra fino nel fondo dello stesso e si scala principalmente sulla placca di sinistra (1 fittone a metà) per poi spostarsi verso l’esterno, sempre sulla placca a sinistra fino ad uscire su terrazzino con sosta.
    Attenzione anche qui allo zaino che può creare qualche problema.
  5. L5 IV+ / V (30m) – Si arriva alla base di un camino molto largo che si può rimontare in spaccata o forse un po’ più facilmente sfruttando un fittone a destra e poi uscendo sullo spigolo. Proseguire quindi in placca e spigolo piuttosto difficili fino ad un altro fittone sulla destra che permette di attraversare sul lato sinistro del camino dove conviene sostare su dei massi incastrati.
  6. L6 V (25m) – Si rimonta un ulteriore camino con due grossi sassi incastrati e con uscita atletica si arriva poi sull’ampio terrazzo con sosta a fittoni
  7. L7 V+ (25m) – Ci si avvicina al caminone con sasso incastrato e si scala la fessura sulla spalla di destra protetta da un paio di chiodi fino ad un terrazzone dove sulla sinistra è possibile effettuare una sosta intermedia su chiodo con cordone + friend da incastrare in fessura. Eventualmente si può concatenare con il successivo ma così le corde lavorano meglio.
  8. L8 V+ (25m) – Dalla sosta intermedia ci si sposta nel grande diedro di destra che si scala con passi non banali per poi uscire a destra con passo atletico sullo spigolo (cordone sul passo chiave), quindi per altro diedro atletico e poi per alcuni metri a sinistra superando dei massi appoggiati fino ad un ampio terrazzo con sosta a fittoni.
  9. L9 IV+ / III+ (45m) – Altro impegnativo camino con un ultimo passo leggermente aggettante sotto un masso incastrato. Si segue quindi per circa 5 metri un canale tra le rocce per poi uscire a sinistra nel punto più semplice, si prosegue sempre in diagonale sinistra per rocce sporche fino a prendere un diedro / placca un po’ muschiato che conduce in direzione destra verso la sosta su terrazzo oppure è possibile sostare sulle grandi radici di un albero un po’ a sinistra.
Commento di vetta alla via

Discesa

Si segue il comodo sentiero che si alza ancora per una cinquantina di metri per poi deviare decisamente a sinistra. Entro breve si entra in una gola con tratti esposti ma ora attrezzati con corde fisse metalliche, quindi in un bosco con qualche tratto ripido fino ai prati limitrofi al campeggio (30 minuti circa dall’ultima sosta).

Giudizio

Via magnifica, d’altri tempi, con un’arrampicata sempre tecnica e a tratti atletica, ma mai estrema o difficile.
Richiede sicuramente un’ottima esperienza nel posizionare le protezioni mobili (i fittoni ora presenti proteggono qualche passo chiave, ma la via risulta comunque del tutto sprotetta nell’insieme).

L’esposizione nord consente di scalare al fresco per tutta la giornata ma ovviamente fa si che la via rimanga bagnata a lungo in caso di piogge recenti.

A nostro avviso è una via che andrebbe ripetuta a tutti i costi, però la consigliamo solo se avete ottima esperienza nella scalata trad e in camino perché altrimenti rischia di risultare davvero difficile e a tratti anche pericolosa.

Considerate il 5c come grado obbligatorio e non fatevi fregare da eventuali relazioni che la descrivono come una via di 4°. Non è così.

La roccia comunque è sempre ottima e non abbiamo avuto brutte esperienze di rocce rotte o caduta massi nonostante le molte cordate in via.

Considerate che è piuttosto gettonata, ma forse meno delle vie limitrofe proprio perché richiede una capacità alpinistica che invece le vie sportive tutto attorno non pretendono.

Voto 10 su 10!!!

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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