Via Fessura Kiki, Tessari: linea logica per un’arrampicata plaisir

postato in: Arrampicata, Vie lunghe | 0
Tessari (VR) 150 m s.l.m. – Cima Roda de Canal 300 m s.l.m. – Arrampicata sportiva – Via Fessura Kiki – Difficoltà 5c (5b obbl) – Sviluppo 110 m – Esposizione Est

E’ incredibile ma a Tessari ancora non abbiamo esaurito le alternative 🙂

Decidiamo di fermarci qui per una mezza giornata di scalata, lungo il tragitto che ci porterà in Brenta per un lungo e piacevolissimo weekend dei morti. Il meteo è così bello che non sembra vero, dobbiamo benedire le nuove corde, e ci aspettavamo più gente ma evidentemente erano tutti ad Arco e Finale 😀

L’idea era di affrontare un’altra via, Zig Zag, posizionata più a sinistra di Fessura Kiki sempre alla Roda del Canal: cercando l’attacco abbiamo trovato un cartello di divieto di arrampicata per nidificazione rapaci, poco lontano. Sarà forse per questo che il primo tiro di Zig Zag ci è sembrato molto vegetato – troppo vegetato! – e abbiamo desistito, supponendo sia una via che non viene percorsa da tempo.

Abbastanza a caso abbiamo scelto fessura Kiki e non ce ne siamo pentiti: più facile secondo noi del grado proposto, ma comunque divertente e logica, su una roccia che lascia a desiderare solo in pochi punti.

Scendete al giudizio per ulteriori info!

Avvicinamento

Dal parcheggio di Tessari a sinistra delle vigne, incamminarsi lungo il sentiero / strada che costeggia le vigne stesse seguendo in direzione sud, fino ad incrociare un’altra strada sterrata.
Scendere qualche metro e superare una sbarra che da accesso ai prati accanto al canale.

La via si trova appena superata la falesia con i monotiri, venendo dal parcheggio è una delle prime: seguono Linea Grigia, Occhi di Falco, via del Bafo ecc

Circa 5 minuti dal parcheggio principale.

Descrizione dei tiri

laddove la Guida “V per Valdadige” propone un grado diverso da quello da noi percepito lo abbiamo segnalato: in generale ci è sembrato che passi di 6a non ce ne fossero

  1. 5b (20 m): tiro di movimento, si sale verticalmente la placca spostandosi dove occorre un po’ a destra e un po’ a sinistra degli spit, fino alla sosta;
  2. 5c (15 m)sulla guida passi di 6a: tiro breve ma carino, che risale la placca verticalmente questa volta sfruttando anche la fessura di sinistra, con bei movimenti. Alla sosta è possibile proseguire a destra nel diedro fessurato (via originale), oppure a sinistra (variante più dura);
  3. 5c (25 m)sulla guida passi di 6a: ci si sposta un po’ a destra per imboccare il diedro fessurato che si risale verticalmente, con un paio di passi non comodissimi: si raggiunge un alberello proteso nel vuoto, sopra il quale si trova la sosta uffiale. Non comodissima per i nani… sapevatelo!
    Sconsigliata la presenza di più di 2 persone.
  4. 5a (20 m): dall’alberello bisogna abbassarsi di un passo e traversare a destra verso una spaccatura/canalino che va risalito su roccia rotta e un po’ marcia fino alla sosta, che si trova poco sopra una cengia erbosa (anello singolo di calata).
  5. 5b (30 m)sulla guida passi di 6a: verso destra, in un primo tratto semplice dove il calcare è lavoratissimo (IV), poi più verticalmente seguendo gli abbondanti cordoni azzurri / spit ecc e sfruttando la fessura fino alla sosta e al termine della via. Dopo la prima parte che obliqua a destra, guardando un poco verso sinistra, si trovano anche dei cordoni rossi che probabilmente costituiscono una variante (da noi non verificata!)

Discesa

Dalla sommità del panettone roccioso fessurato, seguire il sentiero verso sinistra (segni rossi) per qualche decina di metri. Ad un bivio evidente abbandonarlo e seguire invece verso destra, su una traccia che traversa per poi discendere verticalmente fino al parcheggio.

Giudizio

La via è molto carina, merita una ripetizione. Tuttavia, come spesso accade a Tessari, i gradi proposti sono tutto fuorchè severi… aspettatevi difficoltà inferiori, a meno che non siate abituati a scalare solo qui!

Il percorso è logico, divertente e moooolto ben protetto (le protezioni veloci a parer nostro non servono). L’unica sosta scomoda – anzi scomodissima! – è quella di L3. La roccia è generalmente buona, solo in alcuni punti ci sono cose che si staccano, eccezion fatta per L4 dove le pareti e il terreno sono abbastanza marci.

Per queste due ragioni è ASSOLUTAMENTE sconsigliato calarsi sulla linea della via, a meno che non ci sia qualche problema: guadagnereste una manciata di minuti rompendo le scatole – e mettendo in difficoltà – le cordate sottostanti (ve lo diciamo perchè a noi è toccata in sorte la cordata dei pigri, che ha preferito calarsi pur di non fare un sentiero di 10 minuti).

A meno che come noi non abbiate intenzione di spostarvi altrove, ha senso concatenare questa via con altre sulle soprastanti pareti, oppure scendere (CAMMINANDO) e affrontarne una seconda alla Roda del Canal.

Se volete la documentazione di altri itinerari, sul nostro blog basta inserire “Tessari” nel campo “cerca” in alto a destra … e il gioco è fatto! 😀


Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *