Parcheggio Falesia Campo dei Miracoli, Baunei (NU) – Via multipitch – Difficoltà max 6a+, 6a obbl. – 6 tiri, Sviluppo arrampicata: 190 m – Esposizione: Sud
Dopo aver scartato una serie di alternative (vie troppo lunghe, vie troppo impegnative, vie con avvicinamenti complicati e chi più ne ha più ne metta… 😀 😀 d’altronde qui c’è l’imbarazzo della scelta) optiamo per Tre per Tre, sulle meravigliose pareti della Punta Su Mulone.
È il nostro grado limite – ne siamo consapevoli – ma la via pur essendo continua è breve, inoltre ce l’hanno caldamente consigliata persone che in zona Baunei hanno accumulato una discreta esperienza, quindi… lasciamo ogni indecisione e si va!
Non ringrazieremo mai abbastanza per il consiglio: questa via è un gioiello, sia per la bellezza dei tiri sia per la qualità della roccia, un calcare da antologia!
A questo punto ve la consigliamo anche noi, certi che ci ringrazierete!!
Avvicinamento
Dalla strada che scende verso la Pedra Longa, superato il parcheggio usato per la falesia Villaggio Gallico, arrivati al successivo tornante, si prende la sterrata che si addentra nella vegetazione alla base delle pareti del Su Mulone (cartello con indicazioni “Cava Litografica Su Stabilimentu“).
Lungo la sterrata che prosegue in piano sotto le pareti vi sono diversi slarghi per parcheggiare, consigliamo di proseguire fino a quello in prossimità di un ovile recintato o appena oltre fino al parcheggio della falesia Campo dei Miracoli.
Lasciata l’auto si torna indietro a piedi fino a incontrare una sterrata che scende (ripida, sconsigliato affrontarla in auto), la si segue fino al secondo tornante in cui bisogna prendere un sentiero che punta in direzione mare. Si incontrano subito due cancelletti per gli animali.
Il sentiero prosegue fino alle pareti di Gocce di Natale, la nostra via si trova ancora più a destra, superato un tratto non attrezzato dopo gli ultimi tiri della falesia.
Sono presenti due linee di spit vicine, sotto quella più a destra si legge appena la scritta tre per tre, quindi presumiamo sia quella giusta!
Descrizione dei tiri
- L1: 5c (40m) – Partenza su placca verticale/leggermentissimamente strapiombante su buona roccia ma su prese spesso sporche di terra a causa delle calate (e delle capre!!!). Il feeling non è un gran che’ ma dopo passa.
Usciti dalla placca proseguire per facili risalti meno protetti fino ad una sosta su catene sospesa sotto un albero oppure con passi un po’ più difficili stando a sinistra su degli spit radi (gli spit del monotiro a sinistra?!) per poi in entrambi i casi uscire a destra verso la sosta ufficiale che sta alla base di un evidente diedro con due spit da collegare (nel nostro caso già collegati da cordone rosso).
Prestare molta attenzione ai detriti sulle cengie perché piove cacca e c’è d’aver paura.
Dal tiro successivo la roccia migliora decisamente.
- L2: 6a+ (28m) – Salire il primo facile diedro sopra alla sosta per circa 7-8 metri (ben spittato), poi si inizia a fare sul serio.
Attaccare il secondo diedro più verticale e con chiodatura decisamente più allegra soprattutto nella parte finale e tra l’altro anche nel tratto che in teoria determina il 6a+ (penultimo spit, eventualmente proteggibile con 1-2 friend medi).
Ultimi metri con chiodo lontanissimo con passi facili ma scary. Per proteggerli necessario un friend grosso (la fessura sta sui 10-12cm di larghezza).
- L3: 6a (35m) – Per bella placca con movimenti verso destra e sinistra a seconda della necessità. Passo chiave tra il secondo e il terzo spit in diagonale sinistra (la relazione dei chiodatori lo da 6a+). Poi per rocce più lavorate ma con spittatura in alcuni casi bella lunga fino alla sosta poco sotto un’ampia cengia.
- L4: 4b (30m) – Salire per roccette a sinistra della sosta fino ad un muretto con uno spit, poi dritto fino ad un altro terrazzino e comoda sosta su due spit con consueto cordone rosso (nel nostro caso).
- L5: 5c (30m) – A sinistra della sosta fino alla base della parete. Salire prima sul lato destro vicino ad una spaccatura, poi più verso il centro fino ad una grottina.
Qui superare facilmente uno strapiombino stando a sinistra della grotta, poi per muri verticali ma molto ben appigliati fino alla sosta.
- L6: 5c+ (40m) – Tiro da antologia per qualità della roccia. Ancora a sinistra della sosta, salire qualche metro per trovare poi i passi più duri tra il primo e il terzo spit.
Poi la chiodatura si allunga, ma la roccia è davvero molto molto molto generosa di appigli e appoggi. Uno dei tiri più belli di tutta la via.
Il tiro tende sempre verso sinistra con qualche punto leggermente strapiombante fino alla sosta sommitale su grosso ginepro e consueto cordone rosso (nel nostro caso).
Discesa
La discesa si svolge in doppia lungo la via, noi con due mezze da 60 m abbiamo ribattuto tutte le soste senza unire nessun tiro, anche a causa della vegetazione presente che rischiava di bloccare le corde.
Alla sosta del primo tiro non sapevamo se saremmo arrivati a terra… Quindi abbiamo utilizzato la sosta intermedia sotto all’alberello.
Giudizio
Nonostante non raggiunga la sommità del Su Mulone, come le più impegnative Atlantide, Saratoga, o Corvalis questa via merita decisamente sia per la bellezza dei tiri e della roccia, sia per il panorama che abbraccia tutta la Costa di Baunei.
La chiodatura non è vicina come quella di Signorina Fantasia, soprattutto sul diedro del secondo tiro (nel tratto più impegnativo – ovviamente! – proteggibile però con friend medi e medio grandi), ma nemmeno nel resto della via, necessita di un po’ di sicurezza sul grado (potete leggere la relazione dei chiodatori, che concordano sulla chiodatura 😀 ma non del tutto sui gradi, QUI).
La roccia però è incredibilmente generosa, sia come grip sia come …tutto! C’è l’imbarazzo della scelta.
Decisamente continua e con tiri lunghi ha il vantaggio d’essere breve, lasciando il giusto tempo per le calate. Veramente preziosa!
Visto che siamo pigri, il giorno dopo ci siamo dati a qualcosa di più rilassante, ovvero Direzione Nulla concatenata a Gocciaman, giusto per mantenere un po’ il grado ma con una chiodatura meno… esigente 😀
Utilissima per la zona di Baunei la mini guida (in formato tascabile, quindi stracomoda) “Baunei Sportclimbing” aggiornata al 2021, di Maurizio Oviglia, che ha chiodato la stragrande maggioranza delle vie da queste parti. La trovate anche in vendita presso la cartoleria Samarcanda di Baunei.
Disclaimer
Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.
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