RONCOBELLO (BG) FRAZ. BAITE DI MEZZENO (1592mt) – CORNA PIANA (2302mt) – Per il sentiero dei Fiori – Trekking – Dislivello 1000mt circa – Sviluppo 14km circa
Era da un pò di tempo che volevo percorrere il Sentiero dei Fiori nella zona del monte Arera e dopo essermi documentato un pò ho scoperto che il periodo migliore per poter afferrare il senso del nome è il mese di luglio. E così, trovandomi per qualche giorno in val Brembana ho deciso di andare a constatare di persona se il nome dato al sentiero corrisponde alla realtà e ho colto così anche l’occasione per salire il Corna Piana , la montagna appena a nord dell’Arera caratterizzata da una strapiombante parete nord e da un più bonario versante sud che ne consente la “scalata”
Avvicinamento
Il sentiero dei Fiori può essere raggiunto da diverse parti, ma la più comoda per chi si trova in alta val Brembana è sicuramente dalle baite di Mezzeno di Roncobello. La strada per raggiungere il parcheggio e punto di partenza della gita è a pagamento ( 2€ ) per il quale c’è un’apposita colonnina qualche centinaia di metri prima del tratto vietato. Occorre però munirsi di monete perché è l’unico metodo di pagamento accettato dalla macchinetta.
La strada che sale alle baite di Mezzeno è abbastanza stretta e tortuosa e al 9° tornante si potrebbe già parcheggiare e prendere il sentiero per il lago Branchino aggiungendo un centinaio di metri di dislivello , ma , forse, accorciando un pò lo sviluppo ( da verificare ).
Io ho scelto di salire fin dove consentito e nonostante sia arrivato relativamente presto ho fatto fatica a trovare un parcheggio nel piazzale sterrato da cui partono vari sentieri.
Descrizione dell’itinerario
Lasciata l’auto, il sentiero che interessa a noi per il giro qui descritto è il 219 che dapprima scende leggermente verso destra, supera il torrente su un ponte in legno e raggiunge il lato opposto della valle dove inizia un lungo traverso a mezza costa. Già in questo tratto si inizia a capire il perché del nome del sentiero per l’esplosione di colori in cui il giallo del ranuncolo di montagna è dominante.
Dopo aver incrociato il sentiero che sale dal tornante numero 9 si inizia a salire in maniera più marcata, ma mai troppo eccessiva e con un passo allegro in meno di un’ora si è al passo Branchino dietro il quale si scorge l’omonimo lago.
Da qui ci sono 2 possibilità restando sempre nel versante dal quale siamo giunti:
se si vuole solamente godere dello spettacolo floreale si può scendere qualche metro e seguire il sentiero basso che dopo aver costeggiato le pendici occidentali del Corna Piana e dell’Arera raggiunge il rifugio Capanna 2000 ( io lo farò al ritorno );
oppure restare alti traversando dapprima a mezza costa aggirando alla meglio una porzione di sentiero franato ( si sta già creando un nuovo sentiero leggermente a monte della frana ) per poi salire per ghiaioni e sfasciumi il passo occidentale di Corna Piana ben visibile più in alto ( in pochi passi si può raggiungere salendo il pendio subito a destra un buon punto panoramico con tanto di croce ).
Dal passo si prosegue lungo il sentiero fin quasi a sbattere la faccia contro la parete dell’anticima dell’Arera dove parte la via d’arrampicata “dei Cugini”. A questo punto prendere il sentiero che piega decisamente verso sinistra in direzione del passo orientale di Corna Piana e una volta raggiuntolo si abbandona il sentiero salendo per tracce il dosso erboso del pendio sud del Corna Piana. Un ultimo strappo un po’ più ripido conduce in cresta e si accolti dal senso di vuoto offerto dallo strapiombo della vertiginosa parete nord. Ora per raggiungere la vetta principale si devia a sinistra e si segue la rocciosa e a tratti esposta cresta ( qualche facile passo sicuramente non oltre il II grado ) fino alla croce .
Volendo fare le cose per bene ridiscesi dalla cima principale proseguire dritti fino a raggiungere la cima orientale con la sua piccola croce che domina Valcanale.
Da qui si ripercorre a ritroso il sentiero fino al bivio ( a destra è da dove siamo arrivati ) e proseguendo a sinistra si raggiunge prima un passo a destra dell’Arera e poi in breve il rifugio Capanna2000.
Ora non resta che tornare indietro ( a meno di non voler aggiungere anche la cima dell’ Arera ) e per farlo consiglio di prendere il sentiero basso e tenere a portata di mano la macchina fotografica con obbiettivo macro. Reperire l’inizio del sentiero è facile, si segue in discesa la carrareccia che scende dal rifugio e ce lo si trova dopo poco sulla destra. Ora non resta che seguirlo ammirando lo spettacolo della natura fino al passo del Branchino e da qui a ritroso alla macchina. In realtà si potrebbe evitare di risalire al passo deviando appena prima a sinistra per una traccia di sentiero che però io ho visto solo una volta essere risalito.
Consigli
Dovendo affrontarlo nel mese di luglio per poter godere dei vari colori offerti dalle inflorescenze è meglio partire presto per non soffrire troppo il caldo e per trovare parcheggio comodamente
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