Crissolo, parcheggio Pian del Re (CN) 2.020 m s.l.m. – Rifugio Vitale Giacoletti 2.741 m s.l.m. – Punta Roma 3.070 m s.l.m.
Via Normale grado F – disliv. compl. 1.050 m
Partiti in tre per un weekend lungo sulle Alpi Cozie, per noi milanesi parecchio lontane 😀 , dedichiamo i primi due giorni di permanenza presso il Rifugio Giacoletti all’arrampicata: ci portiamo a casa – con soddisfazione – oltre a qualche tiro in falesia la Via dei Torrioni su Punta Venezia, la bellezza di 11 tiri lunghi, lasciandoci libertà di decidere a sentimento cosa fare il terzo e ultimo giorno.
Mentre Erica e Gabri dopo la colazione opteranno per un’altra via lunga, questa volta sulla Punta Udine, la Via Alice 120-80 (mica tanto sicuri di portarla a casa) il più morigerato Nigga propenderà per una bella escursione in solitaria sulla limitrofa Punta Roma: il dubbio che iniziassimo a stargli sulle balle viene 😛 (questa affermazione dei Poggi non ha fondamenti, la realtà è che non avevo voglia di stare appeso in parete per il secondo giorno di fila 😉 e l’essere in 3 mi ha permesso di scegliere senza rovinare i piani di nessuno 😛 )
Disclaimer: questo articolo fa parte di una tre giorni, se volete arrampicare
trovate la Via dei Torrioni a Punta Venezia e la Via Alice 120-80 a Punta Udine in separata sede 🙂
Ovviamente la Punta Roma si può raggiungere anche senza passare dal Rifugio Giacoletti, partendo direttamente da Pian del Re e deviando poi in corrispondenza degli appositi segnavia per la Cima. Tuttavia una tappa al Rifugio per colazione pre salita o per birra post ascensione ci sta sempre 🙂
Descrizione dell’itinerario
Da Pian del Re (il parcheggio costa 10 € al giorno, accettano solo contanti!) per raggiungere la Cima Roma e/o il Rifugio Giacoletti esistono più alternative, il sentiero è per buona parte comune… noi sceglieremo quella più soft perchè gravati anche dal materiale d’arrampicata.
Prendiamo quindi il largo sentiero che risale dolcemente il pendio opposto a quello delle Sorgenti del Po, deviando poi a sinistra e, dopo aver superato una cascatella, raggiungendo il bel Lago Superiore. Superato il lago si risale per dossi erbosi fino ad incontrare il bivio (segnalato, quota 2.560 m circa) dove possiamo scegliere se fare prima tappa al Rifugio (allungando e aggiungendo poco meno di 200 m di dislivello) o dirigerci direttamente verso la Punta Roma. Dal Giacoletti non c’è una via diretta, dunque sarà necessario poi ritornare a questo bivio.
Se si opta per andare direttamente in cima si prende il sentiero di sinistra che, tagliando in lieve salita il versante Sud della Roma, porta ad un ripido costone erboso che si vince con un tortuoso sentiero fino ad una selletta dove un cartello ci invita a deviare a destra per la cima di Punta Roma. Dal cartello si vedono delle corde fisse che aiuteranno a salire, ma -soprattutto- a scendere una ventina di metri di canale roccioso. Al termine di questo breve tratto attrezzato si seguono dei bolli rossi e un sentierino che segue i punti deboli della parete.
Alcuni tratti di facilissima arrampicata conducono alla rocciosa vetta con panorama bellissimo sulla cresta che la separa da punta Udine che è anche il confine tra Italia e Francia. Oggi dalla nostra parte era nuvoloso, mentre in Francia sereno: la cresta tratteneva infatti tutte le nubi offrendo un marcato contrasto, voltandosi di 180° si dovrebbe vedere il Monviso, ma oggi era timido ed è rimasto sempre nascosto dalle nuvole facendo sentire la sua presenza solo per le numerose scariche di pietre che caratterizzano questa bella ma delicata montagna.
Discesa
a ritroso per la via di salita.
Ci sono un paio di risalti affrontati anche in salita che fatti al contrario potrebbero non essere proprio semplicissimi, ma forse ho sbagliato qualcosa io preferendo rimanere a ridosso della parete piuttosto che sul ciglio del baratro. Comunque niente di impossibile, basta affrontarli faccia a monte e guardare bene dove appoggiare i piedi, l’altezza potrebbe aiutare 🙂
Giudizio
Facile gita dai bellissimi panorami, a patto di non farla tra le nuvole, comunque non adatta a chi manca di esperienza su questo tipo di terreno, anche se molto facili ci sono comunque dei passaggi di arrampicata da fare anche in discesa.
Disclaimer
Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.
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