LOCALITA’ FRANSCIA (1970mt, circa, Valmalenco, SO ) – GHIACCIAIO DEL PIZZO SCALINO (3000 mt circa) – disliv. positivo 1200 mt circa – difficoltà BS – scialpinismo
Oggi davano rischio 4 su tutta la lombardia dopo le abbondanti nevicate infrasettimanali.
Abbiamo deciso per una gita con pendii dolci e senza grossi rischi, stando attenti a non cadere in tentazione una volta giunti il loco (ovvero, evitando la salita diretta del Pizzo Scalino che ci tentava come Satana).
Giunti al parcheggio, capiamo subito che sarà una giornata da abbrustolimento come già è accaduto più volte in passato in questo luogo: sole totale, ormai primaverile, e riverbero incredibile dovuto alla conca nevosa dell’alpe Campagneda.
Inutile dire che in tre abbiamo portato solo un abbozzo di cremina protezione 10 che tra l’altro metteremo solo alla fine della gita, tramutandoci quindi in veri e propri peperoni nel giro di poche ore!
Partiamo abbastanza spediti e nel giro di breve arriveremo dalle parti del rifugio Ca’ Runcasch dove dovremo fare LA SCELTA:
procediamo verso il passo Campagneda o ci facciamo tentare dalla risalita del muro del Pizzo Scalino??
Per una volta vince il buon senso e pur con un po’ di dispiacere continueremo dritti in direzione del passo.
La neve è buona e a partire dai 2500 metri circa inizierà ad essere di qualità eccelsa.
Unica eccezione l’ultimo ripido pendio che conduce al passo.
Qui purtroppo troveremo una bella gelata che renderà la salita al passo molto complicata con gli sci ai piedi.
Io a metà muro decido di togliere gli sci e di proseguire a piedi.
Il Gallo invece fa il testone con la sua splitboard e decide di salire dritto per dritto.
Inutile dire che verrà punito e si farà 5/6 metri in retromarcia con tanto di sonora grattata di gomito sulla superficie gelata.
La ferita non sembra grave e così procediamo. Giunti al passo, scendiamo per un centinaio di metri di dislivello sul versante opposto guadagnando l’ingresso del ghiacciaio dello Scalino.
Qui la neve è super super super e ci invita a procedere finché avremo gamba per farlo.
Siamo partiti un po’ tardi e così non avremo il tempo di arrivare fino in cima.
Io personalmente mi fermerò più o meno all’altezza del punto in cui ci si ricollega con il muro che scende diretto dallo Scalino all’Alpe Campagneda.
Il Gallo e Samu ne hanno ancora un po’ e procederanno per altri 150 mt di dislivello.
Ci godiamo poi la spettacolare discesa di questa parte fino appena sotto al passo dove dovremo ripellare un centinaio di metri per riguadagnare la sella e goderci infine la meritata discesa fino a valle.
Neve IMMENSA nella parte alta. Molto buona fino a circa 2400 anche nel pomeriggio. Poi da lì in giù sarà un po’ sci d’acqua, ma va bene così.
La settimana successiva l’ho passata a staccarmi i pezzi di pelle dalla faccia da tanto sole abbiamo preso! 😛
Fate voi…. 😉
Disclaimer
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