LOC. ROCCERIA, PINASCA (TO) 1.000 m s.l.m. circa – Falesia Oasi 1.200 m s.l.m. circa, Esposizione SE, n° 25 monotiri dal 3b al 6c
Nelle precedenti visite in questa zona avevamo avuto modo di scoprire che nel Vallone del Gran Dubbione sono presenti anche parecchie falesie: volevamo provarne una e la scelta è ricaduta su l’Oasi, che ha gradi per noi fattibili 😉
Il posto di per sè è davvero gradevole, con un avvicinamento abbordabile, il vicino torrente che può offrire refrigerio, una roccia che – per quanto abbiamo tastato noi – è un bello gneiss solido e gripposo. Ogni volta che siamo stati da queste parti abbiamo trovato ben poche persone, probabilmente perchè il non breve percorso in auto rende queste pareti un po’ meno comode di altre, raggiungibili più brevemente dalla Val Chisone. Inutile dire che invece a noi questo aspetto piace!
Avvicinamento
In corrispondenza di Pinasca si lascia la Val Chisone per risalire con l’auto una lunga strada asfaltata ma con tratti dissestati che superando un passo conduce alle baite di Gran Dubbione, immerse nei boschi rigogliosi della valle.
Poco prima delle prime case una strada, anch’essa asfaltata, si stacca salendo a sinistra: la si deve percorrere con qualche tornante fino ad uno slargo poco prima di un ponte sul torrente. Nello slargo è possibile parcheggiare comodamente.
Lasciata l’auto, si supera il ponte a piedi e subito a sinistra si imbocca una sterrata che sale, costeggiando il corso d’acqua: impossibile sbagliare, c’è un cartello di legno con scritto “arrampicata” … a Milano si direbbe a prova di pirla 😀 😀 😀
Si supera una baita in parte diroccata, poco dopo un altro cartello in legno “arrampicata” segnala un bivio a sinistra, che va imboccato. Il sentiero supera un piccolo torrente laterale (vi sono altri cartelli con indicazioni dei settori ma molti sono sbiaditi) dopo di chè bisogna tenere la destra a tutti i bivi che si incontrano fino ad arrivare sotto le pareti della falesia della Rocca del Visconte, con monotiri e relative targhette metalliche. Salendo a sinistra si raggiunge la Via Cresta dell’Uranio, mentre proseguendo a destra, con un breve tratto nella boscaglia e nel letto del torrente, si arriva al settore Oasi (circa 20 minuti dal parcheggio).
Falesia Oasi
La parete della falesia si sviluppa proprio accanto al torrente con esposizione Sud Est: alla base dei tiri sono presenti targhette metalliche riportanti i nomi dei monotiri, ma non il grado.
La falesia risale alla fine degli anni ’90, ma è stata richiodata e ripulita con il contributo della Scuola CAI intersezionale Valli Pinerolesi tra il 2016 e il 2018, infatti risulta attrezzata perfettamente.
Ci sono 25 monotiri, che trovate rappresentati anche graficamente QUI. Tendenzialmente, guardando la parete, a sinistra ci sono i tiri più duri (6a, 6b e 6c) al centro svariati quinti gradi e tutto a destra qualche tiro più facile, questo l’elenco:
1 Dopo la pianta 5c+
2 Ego 6b
3 Belzebù 6c
4 Vampirla 6b+
5 Via le dita dal naso 6b+
6 Ercole 6b+
7 Lamone 6a+
8 Coccobello 6a
9 Rubata 6a+
10 Cobas 5c+
11 Spillo 5b+
12 Ametista 5b
13 Lulù 5a+
14 Krispies 5a
15 Spaziale 5c
16 Muliebri 5b
17 Erosioni 5b
18 Sublime 5b
19 Tira e basta 6b
20 Equilibrio 6a
21 Tira e molla 5c
22 Danzando 4c
23 Silvestro 4b+
24 Primi passi 4a
25 Ondine 3b
Noi abbiamo ripetuto
Muliebri (5b), Erosioni (5b) e Spaziale (5c): tutti hanno almeno un passo più ostico del resto della via, tendenzialmente all’inizio!
La roccia è molto bella e l’arrampicata risulta interessante e varia, non l’abbiamo trovata scontata: l’unico tiro di 40 m è “Rubata” (6a+), gli altri si attestano sui 20, 25 metri max.
Negli immediati dintorni esistono altre possibilità per scalare in falesia (a parte le svariate vie multipitch), tra cui Toporama, la già menzionata Falesia della Rocca del Visconte, Piramide e Ninfa, tutte raggiungibili con brevi spostamenti a piedi lungo i sentieri presenti, insomma ce n’è per tutti… più o meno scarsi 😀
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