da RISTORO DOLOMITI (SAN LORENZO IN BANALE -TN) a RIFUGIO AL CACCIATORE 1820 m – disl. positivo 970 mt – trekking facile
Anche la val d’Ambiez ci mancava all’appello dei nostri giri del Brenta.
Fino a questo momento avevamo visitato solo la parte alta, passando dalla bocca d’Ambiez al rientro della nostra massacrante gita estiva sulla cima Tosa (vedi l’album Cima Tosa da Vallesinella).
Stavolta abbiamo voluto vedere tutta la parte bassa della val d’Ambiez che per noi era totalmente inedita, anche perché non si trova nella zona di Campiglio, ma si raggiunge dal paese di San Lorenzo in Banale, dalle parti di Molveno / Stenico / Ponte Arche, a sud-est del gruppo del Brenta.
La giornata stavolta è un po’ meno bella di quella precedente (durante la quale abbiamo visitato la val di Tovel), ma non ci disperiamo e camminiamo con fiducia, sicuri che presto o tardi il cielo si aprirà per regalarci il meritevole paesaggio che questa valle può mostrare.
Si molla la macchina dopo pochi km dal paese, accanto al ristoro Dolomiti e si segue a piedi la strada jeeppabile che porta fino al rifugio.
Dopo qualche centinaio di metri, è possibile deviare su un sentiero che si distacca dalla strada sulla destra, in modo tale da riuscire a stare un po’ più in mezzo al verde.
La parte bassa della valle è molto stretta e a forma di V, con il torrente che ne fa da padrone occupando buona parte dello spazio disponibile.
Entro breve si raggiunge una piccola baita, dietro la quale un ripido sentiero riconduce verso la strada carrabile.
Si arriva poi ad un ponte dopo il quale la strada è stata scavata nella roccia e si prosegue a bordo fiume attraversando un piccolo canyon molto carino e suggestivo.
Poco dopo, è possibile scegliere se proseguire sul versante destro, seguendo la strada (più diretta ma meno bella) o se prendere il sentiero che si sposta invece sul lato sinistro della valle salendo ripidamente a monte e in direzione opposta, come se si tornasse indietro.
Al termine della salita ci si ritrova su uno splendido altopiano dove si trova la malga Senaso di Sotto e si cominciano a vedere bene le catene dolomitiche tutto attorno.
Posto bellissimo che merita una pausa!
Seguendo a questo punto la sterrata che prosegue a monte in falsopiano, si arriva nel giro di una ventina di minuti al rifugio Al Cacciatore, proprio alla base delle Dolomiti vere e proprie.
Per fortuna la neve iniziava proprio pochi metri prima del rifugio, così siamo rimasti asciutti e abbiamo potuto godere dell’ambiente montano anche con l’attrezzatura da bassa quota.
Tempo di una sigarettina e di un po’ di cazzeggio e poi ci buttiamo verso valle seguendo questa volta il percorso della strada, che è più veloce e diretto.
In meno di un’ora saremo già sul fondo della valle, dopo una deviazione di un paio di minuti per vedere la splendida cascata di Broca che merita decisamente una visita.
Tornati al punto di partenza sono circa le 15, ma noi siamo speranzosi di riuscire ancora a mangiare qualcosa al ristoro Dolomiti che si trova di fianco al parcheggio.
La signora ci accoglie dicendo che possiamo ancora mangiare e quindi si festeggia con un ottimo menù affogato dal buon vino locale http://www.ristorodolomiti.com/
Gita semplice ma comunque interessante, soprattutto la parte alta che regala diversi scorci paesaggistici di livello.
Una volta giunti nei pressi del rifugio, l’ambiente è quello a cui sono abituato dalle mie parti nel campigliese, con rocce imponenti tutto attorno e verdi pascoli verso valle.
Questo giro è particolarmente indicato per chi ha necessità di raggiungere rapidamente il rifugio Agostini, dal quale partono moltissime scalate sul gruppo del Brenta, ma anche ai curiosi che, come noi oggi, vogliono arricchire il loro bagaglio montano con ulteriori luoghi splendidi e interessanti.
Godetevi le fotazze e alla prossima!
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