Tessari (VR) 150 m s.l.m. – Cima Roda de Canal 300 m s.l.m. – Arrampicata sportiva – Via del Bafo – Difficoltà 6a (5c obbl) – Sviluppo 150 m – Esposizione Est
Questo weekend abbiamo deciso di dedicarlo alla Val d’Adige dopo le soddisfazioni regalate dalle vie ripetute fino ad oggi (Evitando el frio a Castel Presina, Desiderio Sofferto al Monte Cimo e Pace senza confini qui a Tessari).
Oggi non avevamo molto tempo a disposizione a causa rogne di lavoro, quindi abbiamo deciso per una via breve ma intensa, stavolta con chiodatura plaisir (ieri su Desiderio sofferto abbiamo un po’……sofferto, proprio per la chiodatura 😛 ).
La via del Bafo merita assai, sia per qualità della roccia che per varietà di progressione.
L’unica pecca è data dal fatto che è breve! Non fai in tempo a prenderci gusto che è già finita, ma è possibile proseguire l’arrampicata su altre vie del settore sovrastante, come ad esempio la via CAI 100/30 alle Bastionate di Tessari che sta più o meno sulle stesse difficoltà.
Si parte subito forte con un tiro tecnico e a tratti fisico di 6a, poi un cambio di roccia con bei movimenti, quindi un traverso emozionante, poi un tiro più leggero ma divertente e infine un pezzo più trad su bella roccia.
Insomma, c’è da divertirsi!
Considerate comunque che i gradi sono piuttosto continui, da non sottovalutare.
Ma con questa chiodatura la via rimane accessibile anche a chi non domina il grado nominale e ha voglia di provare qualcosa di un po’ più duro senza rischiare nulla.
Avvicinamento
Dal parcheggio di Tessari a sinistra delle vigne, incamminarsi lungo il sentiero / strada che costeggia le vigne stesse seguendo in direzione sud, fino ad incrociare un’altra strada sterrata.
Scendere qualche metro e superare una sbarra che da accesso ai prati accanto al canale.
Proseguire per circa 20 metri fino a dei sassi che segnano un sentiero, poi salire nel bosco verso la parete e cercare la scritta in rosso “via del Bafo”, ben visibile all’attacco.
Circa 5-10 minuti dal parcheggio principale.
Descrizione dei tiri
- 6a (25m) – Bel tiro, non banale (soprattutto come scaldo).
Salire verticalmente sfruttando piccole mani e piedi (6a), poi si piega a sinistra risalendo una lama verticale (5c) ed infine si rimonta uno strapiombino (6a) fino alla sosta sulla sinistra.
Nell’insieme tiro continuo e a tratti un po’ fisico, ma piacevole grazie alla chiodatura plaisir. - 5b / 5c (25m) – Traversare in diagonale sinistra su buoni appigli e appoggi fino ad un piccolo gendarme, quindi salire in verticale dove cambia la tipologia di roccia seguendo poi una fessura sotto ad un tetto (un passettino delicato) fino alla sosta.
- 5a / 6a(+? b?) / 6a (20m) – Traverso bellissimo e per fortuna ben chiodato.
Si parte su placca facile ma esposta seguendo una linea per i piedi, poi ci si alza un pelo (spit più cordone) per spittare, quindi si scende per evitare una pancia (passo chiave a mio avviso), poi in verticale (fisico) fino allo spit successivo, quindi di nuovo giù e su (un po’ più facile ma sempre un po’ fisico) fino alla sosta. - 5a / 4c (20m) – Salire il diedrino a destra della sosta, quindi rimontare sulla placca sommitale (attenzione a qualche roccia instabile) fino ad uscire su terrazzino erboso che si attraversa fino alla parete successiva.
- IV / V(+?) (25m) – Tiro protetto a cordini su clessidre (da ripassare perché per la maggior parte sono anziani).
Si parte su placca a buchi, facile, poi altro muretto più impegnativo e verticale che si risolve uscendo leggermente a destra dove ci sono ottime lame per le mani.
Quindi di nuovo in verticale fino ad uscire dalla parete.
Sosta da attrezzare su alberelli.
Discesa
Proseguire leggermente verso monte e a destra fino ad incontrare una traccia di sentiero che poi si può seguire in ripida discesa fino a tornare al parcheggio.
In alternativa, scegliere una via sulla parete del Forte o altra parete appena a monte per continuare l’esperienza!
Giudizio
Via molto bella, su buona roccia, divertente e non banale.
I gradi proposti sono reali e spesso continui a differenza di quanto abbiamo riscontrato su altre vie qui attorno.
Il tutto però è mitigato da una chiodatura davvero ottima, che non lascia spazio a dubbi o perplessità.
Si sale sereni e senza patemi, godendosi la scalata senza mai pensare alla caduta.
In autunno la via rimane al sole la mattina a partire dalle 10 circa e va in ombra abbastanza presto (primo pomeriggio).
Consideratelo in caso di giornate fredde e ventose.
I concatenamenti sono senz’altro consigliati, o al limite si può tornare alla base della parete in circa 10-15 min. di cammino e ripartire su un’altra via.
A voi la scelta.
Questa comunque è da provare e la consigliamo senza dubbio!
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