Baunei, Pedra Longa e dintorni: mare e arrampicata

Mini vacanza invernale in terra sarda pensata appositamente per arrampicare (e per scappare dalla cappa di grigio e maltempo che ha colpito il Nord Italia 😀 ), senza ovviamente scadere nell’ossessione, che non ci appartiene.
A noi piace cambiare meta, attività, approccio: forse per questo rimaniamo alpinisti della domenica 🙂 ma almeno non ci annoiamo mai!

Dunque, se siete super esperti di questa regione o gente che “scala duro”, questo articolo non fa per voi. Se invece cercate qualche spunto utile per un primo approccio alla zona, quello che è stato per noi, ci auguriamo troviate qualcosa di interessante. Ovviamente “pippa-friendly”.
A onor del vero, sul blog troverete anche il racconto di una nostra precedente vacanzina pasquale in zona Cala Gonone, mentre la zona di Baunei per noi era totalmente inesplorata.

Siamo cascati benissimo: questa parte di Sardegna è un vero e proprio parco giochi per chi arrampica, con un milione di cose da fare e anche una varietà di attività e possibilità che possono spezzare le giornate di sola arrampicata. Il tutto in un ambiente unico, selvaggio, intenso da tutti i punti di vista: colori incredibili, i profumi del Mediterraneo, l’ospitalità. A volte, è proprio il caso di dirlo, facciamo chissà quanti chilometri per cercare cose che abbiamo a portata di mano… O di traghetto!

Il plus è che il calcare di Pedra Longa, Su Mulone e dintorni è incredibilmente bello, anche nelle falesie sul mare (contrariamente ad altri hot spot dove comincia a deteriorarsi).

Indispensabile a nostro avviso la mini guida (in formato tascabile, quindi stracomoda) “Baunei Sportclimbing” aggiornata al 2021, di Maurizio Oviglia, che ha chiodato la stragrande maggioranza delle vie da queste parti. La trovate anche in vendita presso la cartoleria Samarcanda di Baunei.

Falesie
Ce ne sono mille, una più bella dell’altra!

Da quello che abbiamo visto tutte le falesie sulle pareti sud della punta Su Mulone godono di un calcare molto bello. L’avvicinamento è sempre molto ridotto, qualche decina di minuti nella brughiera sarda che fanno sempre piacere.

Giusto per citarne qualcuna, ma in maniera non esaustiva:
– Red Chilli (strapiombi, tiri dal 6a al 8a)
– Villaggio Gallico (tiri dal 5a al 7c)
– Creuza De Ma’ (tiri dal 5a al 7b)
– Ichnusa/Campo dei Miracoli (tiri dal 4a al 7c)
– Gocce di Natale (tiri dal 5b al 7c)

Merita una menzione d’onore la falesia delle Scalette, che si trova proprio sulle pareti della Pedra Longa: qui la roccia è fantastica così come la chiodatura (a prova di… coniglio!). I monotiri (dal 5a al 6c) sono corti ma carini, è possibile alternarli con un …rinfrescante bagno al mare 😀 visto che gli scogli si trovano a 5 minuti scarsi dalle pareti.


Spostandosi nell’entroterra le possibilità si moltiplicano, con la guida sopra menzionata troverete senz’altro quello che fa per voi.

Ad esempio, noi abbiamo provato la falesia di Spoddovò, nella Codula Sisine.
È andata così:
volevamo fare un giorno di break, così abbiamo deciso per una gita a Cala Sisine. La suddetta caletta si raggiunge in comodi (si fa per dire 😀 ) 10 km di strada sterrata che dopo il bivio per Ololbizzi diventa più pendente e disastrata (consigliato un mezzo 4×4). La strada scende nella gola che diventa a tratti un vero e proprio canyon. Territorio selvaggio e bellissimo, occhio ai frequenti animali vaganti. Poco prima del parcheggio terminale per Cala Sisine (700 m circa) le pareti si approssimano alla strada, e qui c’è la falesia di Spoddovò.
Non è facile individuare i tiri perché il primo chiodo è bello alto, in generale la spittatura è parecchio distanziata, quindi anche se c’è qualche grado facile la sconsigliamo ai principianti.
Abbiamo fatto Notti Senza Luna, tiro da 37 m di 5a, così, giusto per provare… Calcare tagliente!! Ricchissimo di lame, fessure ecc. (Questo tiro è quantomeno spittato in maniera lunga ma non assassina!!)


Poi …siamo andati in spiaggia 😀 imboccando dal parcheggio il comodo sentiero che in una ventina di minuti conduce alla caletta. Non particolare come Cala Goloritze, con le sue inconfondibili formazioni rocciose, ma bellissimo posto anche questo, soprattutto se lo si può godere in completa solitudine.

Spostandoci un po’ dalla zona di Baunei abbiamo fatto un giro alla ben nota falesia dei Biddiriscottai a Cala Gonone, (cercavamo la via Innocenti Deviazioni …vedi capitolo vie “sarà per la prossima volta” 😀 :D).
Nella prima grotta il calcare ehm… non è più quello di una volta, ma spostandosi sulle placche verso destra migliora decisamente. Tuttavia non è paragonabile a quello di Pedra Longa.

Tiri chiodati bene, questa falesia ha il bello d’essere praticamente sul mare, a 20 minuti di sentiero da Cala Gonone. Inoltre, sono stati recentemente richiodati con fix in titanio sia i tiri della falesia sia le cinque vie lunghe presenti, il chè davvero non guasta!


Vie Multipitch portate a casa

Vie Multipitch sarà per la prossima volta

Capitolo doloroso 😀 che crediamo chiunque abbia nel suo personale diario da climber…
Perché la prossima volta? I motivi possono essere molti presi singolarmente, ma è anche possibile che si sommino 🙂 nel qual caso si parla di prossima volta o forse anche mai.

Ad esempio, quelle che ci siamo segnati noi e che magari possono essere un buono spunto per voi (ovviamente sempre pippa-friendly):

La prossima volta perché per ora è ‘troppo’:
Via Innocenti Deviazioni (6a+, 6a obbl.), quella che abbiamo cercato e trovato ai Biddiriscottai… Il traverso del primo tiro, un bellissimo 6a, è selettivo (ce lo avevano detto!). Chiodato lungo – pare – proprio sul passo chiave, e trattandosi di un traverso… Bisogna crederci. Non ci abbiamo creduto 😀
Peccato, calcare bellissimo. Via che sembra entusiasmante, prossima al mare.

Il maledetto traverso… Ci abbiamo provato entrambi!


Via Easy Gymnopedie alla Aguglia di Goloritze (6b, 5c obbl.). È indiscutibilmente un grande classico, qualcosa che tutti vogliono portarsi a casa (infatti è molto frequentata). Ma …tutti quelli che scalano sul nostro grado hanno azzerato i passaggi chiave, vuoi per la difficoltà vuoi per la roccia consumata: ci siamo detti che senso ha? La affronteremo quando potremo sperare di farla pulita.

La prossima volta perché abbiamo toppato l’avvicinamento (un classico!):
Via Los Compadres (5c obbl.) e Via Lughe ‘e Vida Mia (6a obbl.), Costas Mammaluccas (l’avvicinamento è uguale).
Siamo nella zona del Supramonte di Urzulei – Gole di Gorropu , selvaggio entroterra dove il telefono non prende manco morto.

Ci addentriamo lungo una sterrata eterna, in auto. Le indicazioni dicevano di parcheggiare accanto ad un ovile, troviamo UN ovile (non L’ovile!), secondo Google la strada finiva poco dopo, quindi pensiamo di essere ‘giusti’.
Invece… eravamo a chilometri dal punto di parcheggio 😀 dal quale l’avvicinamento era comunque dato un’ora a piedi. E non lo abbiamo scoperto subito, ovviamente: abbiamo vagato nella brughiera per un po’, per poi scoprire che la strada carrabile proseguiva e dunque smascherando l’errore.
Non saremmo mai arrivati alle due vie in tempo, quindi abbiamo fatto un amaro dietro front.
Peccato perché fare una via nelle gole di Gorropu ci sarebbe piaciuto molto e sulla carta erano entrambe papabili. Ora sappiamo dove abbiamo sbagliato, e una prossima volta in questo caso ci sarà senz’altro!

Beccatevi il video di tutte le bestiole incontrate: volume on!

La prossima volta per mancanza di convinzione (o pigrizia):
Via Atlantide – Sa Costa ‘e s’Aidu (6a+ obbl.), un’idea che ci siamo messi in testa da Milano.
Lunga è lunga, una delle più lunghe della Sardegna (12 tiri), con un avvicinamento fortunatamente breve ma con un rientro tutto a calate in doppia che richiedono attenzione (quindi bisogna considerare bene i tempi).
Non siamo nuovi a vie di questa lunghezza, quello che non ci ha convinto è che i tiri duri, per noi molto duri, sono tutti alla fine, mentre – così ci hanno riferito – le prime lunghezze non sembrano interessanti. Abbiamo considerato che avremmo potuto arrivare inutilmente stanchi ai tiri chiave, i più belli, non farcela e non chiudere la via. O – peggio – arrivare distrutti e non concentrati alle calate. Abbiamo cambiato idea un milione di volte: sarà davvero per la prossima volta!
Via Marinaio di Foresta, Pedra Longa (6a+, 5c obbl.), per noi abbordabile, dicono essere bellissima: è una via molto esposta, con sviluppo diagonale, il che rende ostica una eventuale “ritirata”. Abbiamo valutato soprattutto questo punto a sfavore, ma sarebbe bastato qualche giorno in più qui a convincerci.
Altra papabile sempre sulla Pedra Longa era la Via Il Richiamo del Mare (6a+, 6a obbl.).

Se ci fossimo fermati di più in questa zona ovviamente la lista de “le prossime volte” si sarebbe allungata, così come – si spera – quella delle vie portate a casa 😉
Baunei… TORNEREMO!

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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