Quest’anno (2022) abbiamo avuto la fortuna di poter conoscere un angolo di Italia che ci mancava facendo quello che più ci piace: esplorare il territorio attraverso molteplici attività outdoor, trekking, ferrate, cicloturismo solo per citarne alcune.
Maratea, sicuramente apprezzata per il suo mare dai colori pazzeschi, si presta ad essere una suggestiva base anche per escursioni nell’interno della Basilicata, una terra di montagna in prevalenza: su questi 33 km di costa affacciati sul mar Tirreno i rilievi arrivano a lambire le acque, sviluppandosi poi nell’entroterra in valli, forre, monti verdissimi. Basti pensare che in Basilicata si concentrano ben 5 parchi naturali: il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, il Parco Regionale del Vulture, il Parco Regionale della Murgia Materana e il Parco Regionale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane. Insomma, la natura è di casa qui!
Noi siamo stati solo quattro giorni, e ognuno di questi luoghi meriterebbe un viaggio a sè.
Se siete amanti della vita all’aria aperta troverete senz’altro il modo di praticare l’attività che più vi appassiona. A seguire qualche spunto in zona Maratea, tra cose che abbiamo fatto e cose che torneremo a fare alla prossima occasione! (Nulla di esausivo… per avere tutte le info rivolgetevi alle guide locali)
Escursionismo e trekking: Sentiero del Mediterraneo e Anello di San Biagio
– Il sentiero del Mediterraneo racconta una storia antica: parte da Maratea, percorrendo la costa lucana, risalendo poi l’Italia e sconfinando lungo le coste di Francia e Spagna, ricalcando in parte storici percorsi di mercanti e pellegrini.
Parte sulla spiaggia di Castrocucco, quasi al confine con la Calabria e, sviluppandosi sempre vista mare, si addentra nella rigogliosissima macchia mediterranea, dove si sprigionano gli odori del mirto, del finocchio selvatico e di tutte le essenze che vi ritroverete poi anche nel piatto! (noi abbiamo provato il sapore antico delle carrube, originarie del Medio Oriente).
Bello il tratto di costa di Punta Caina (la cui torre medioevale è purtroppo all’oggi inaccessibile): le torri d’avvistamento costituiscono una dominante di questo paesaggio costiero e – proprio come ne “Il Signore degli Anelli”- all’epoca era stato studiato un sistema di comunicazione basato sull’accensione di fuochi, per poter comunicare con relativa precisione la distanza di eventuali navi saracene (alias… pirati!).
Ben visibile anche l’isola di Santo Ianni o SantoJanni, unica isola della Basilicata, area archeologica dove in epoca romana si produceva il Garum (una specie di antica colatura di alici)… ci hanno anche raccontato come, ma forse era meglio non saperlo! 😛
Fino a qui il sentiero è praticamente pianeggiante con qualche leggero sali-scendi, ben segnalato e assolutamente adatto a tutti (saranno 3 km circa).
Una volta giunti all’intersezione con la SS18 (ovvero la strada asfaltata che costeggia tutto il litorale), il sentiero passa dalla parte opposta della statale e risale fino alla statua del Cristo Redentore, ovvero il Cristo di Maratea.
Una buona idea è percorrere il sentiero poco prima del tramonto: spettacolo assicurato!
– Altra passeggiata non impegnativa è l’Anello di San Biagio, che dal centro di Maratea permette di raggiungere la statua del Cristo e un suggestivo punto di osservazione di tutta la costa del Golfo di Policastro. Se non volete fare la Ferrata, di cui abbiamo scritto qui, potete salire proseguendo lungo il Cammino di San Biagio e ridiscendere attraverso il Sentiero dei Carpini… o viceversa!
L’anello è lungo 5 Km e presenta un dislivello di 350 m, anche questo percorso è dunque adatto a tutti, su terreno sempre facile.
– Ci hanno poi detto essere molto suggestiva la cresta del Monte Coccovello (1.512 m s.l.m.), che in effetti si fa notare con la sua mole che domina la Valle del Noce: esiste un percorso completo chiamato Maratea Skyline, che va da Acquafredda a Castrocucco passando per l’interno e toccando diverse cime, di cui la cresta del Coccovello è solo una parte. Pur essendo di difficoltà escursionistica se fatto nella sua interezza non è affrontabile in giornata (a meno che non siate Speedy Gonzales) trattandosi di 48 km e 3.100 m di dislivello.
Ovviamente non ci dimentichiamo che Maratea è anche l’arrivo – o la partenza – della traversata Coast to Coast, ovvero dal Mar Tirreno al Mar Ionio sulle orme del celebre film di Rocco Papaleo… fatta a piedi però! E’ anche un nostro pallino e prima o poi ci metteremo a studiare il percorso: percorso che non esiste in senso lato, ovvero non c’è un sentiero vero e proprio ma una rete di sentieri che vanno inanellati uno dopo l’altro. E’ nella nostra to do list 😉
Ponti Tibetani: uno dei più lunghi del mondo è quello di Castelsaraceno
Nel centro della Basilicata, a meno di un’ora e mezza da Maratea, si trova il borgo di Castelsaraceno (che c’entrano i saraceni se siamo nell’entroterra?, direte voi: beh avevano l’abitudine di spingersi parecchio oltre le coste, abbiamo scoperto!), dove c’è uno dei ponti tibetani più lunghi del mondo (il più lungo a campata unica).
Lungo quasi 600 m e sospeso a 80 m su una valle verdeggiante, viene chiamato Ponte tra i due Parchi perchè unisce (virtualmente) il Parco Nazionale del Pollino e quello dell’Appennino Lucano: se vi piace il genere, il ponte – che più che tibetano è nepalese 😀 – è molto stabile e adatto ad essere percorso da tutti coloro che sono alti più di 1 m e 20, ovviamente muniti di imbrago e kit di sicurezza forniti in loco.
Il bello è decisamente l’ambiente circostante, i boschi (nell’area del Pollino si trovano i pini loricati, simbolo della regione) e i pascoli impervi sopra i quali scorazzano del tutto a loro agio le podoliche, citando la nostra guida “capre travestite da mucche”! …provate il caciocavallo…
Sul monte Alpi, a 20 minuti da Castelsaraceno, c’è anche una via lunga d’arrampicata che abbiamo avuto modo di “vedere”, purtroppo da lontano, ovvero la Via della Continuità… prossima volta, sigh!
Bikeways: la ciclovia Lagonegro-Rotonda, tra natura e borghi antichi
Tra le varie attività outdoor che consentono la scoperta “lenta” del territorio, si sta sviluppando anche il cicloturismo: il bello della regione è che anche le strade statali non sono trafficatissime, quindi sono tranquillamente percorribili anche dalle bici.
Questa che va da Lagonegro a Rotonda, però, è una ciclovia su sede propria: è stato utilizzato il sedime della dismessa Ferrovia Calabro-Lucana, un po’ come è stato fatto in Liguria nella riviera di Levante. Il percorso è comodo con un ottimo fondo, non si corre alcun rischio dunque… non resta che ammirare il panorama! Tra una vecchia stazione ferroviaria e l’altra, con alcuni brevi tratti in galleria, si susseguono i rilievi punteggiati da borghi arroccati molto suggestivi. Noi siamo partiti dal Lago Sirino (45 minuti da Maratea), dove è possibile noleggiare anche bici con pedalata assistita.
Il percorso, nella sua completezza, si snoda su 47 km e 900 m di dislivello.
Rientrando abbiamo fatto una capatina a Rivello, un paesino davvero grazioso, dove abbiamo scoperto una nuova tipicità locale che non vi aspettereste mai: la Gassosa!
Merita una menzione quel gioiellino rappresentato dalla Grotta delle Meraviglie, a Maratea, “ino” solo perchè piccolina: la sala unica è un sistema di stalattiti, stalagmiti, baldacchini e colonne pazzesco, soprattutto se ad accompagnarvi è il geologo Pompeo Limongi, che vi spiegherà vita morte e miracoli di ogni-singola-formazione. Alcune “suonano” per lui… per dire.
Qui vive tra l’altro una colonia composta da una decina di pipistrelli, anche loro piccini piccini!
Non si può fare tutto… nonostante ci fossimo portati le corde, non siamo riusciti a trovare i giusti tempi per arrampicare: nei pressi di Maratea ci sono almeno 2 falesie, la Falesia Capo La Grotta (calcare strapiombante) e quella di San Biagio, sempre calcare, ma con gradi più abbordabili, ci dicono. C’è inoltre una via lunga dalle parti di Castelsaraceno, la Via della Continuità, che ci è proprio dispiaciuto non mettere a curriculum.
Le corde tuttavia ringraziano per il viaggio!
Il mare inoltre, per quanto bellissimo da vedere, non era in condizioni per consentirci le attività in acqua, tra le quali canoa e snorkeling, che ci avrebbero permesso di scoprire la costa da un altro punto di vista. Peccato, perchè quella che sarebbe stata la nostra guida era partita decisamente con il piede giusto 😉 (vedere le foto per credere!)
Almeno, però, un micro bagno lo abbiamo fatto!
Press tour facente parte del progetto “P.A.R.T.I. Basilicata” (alias Piano di Azione per la Ripresa del Turismo in Basilicata, finanziato da APT Basilicata e Regione Basilicata)
organizzato da Ivy Tour, con sede a Maratea, presso i quali potrete trovare un amore incredibile per il territorio e le sue tradizioni, competenza fuori dal comune, tanta simpatia. E ovviamente tutto quanto vi dovesse occorrere per le escursioni!
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Disclaimer
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