Pizzo Farno – Anello quasi invernale per gustare le prime nevi

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BAITE DI MEZZENO, RONCOBELLO (BG) 1.590 mt – PASSO DI MEZZENO 2.140 mt – PIZZO FARNO 2.506 mt; disl. complessivo 1165mt, sviluppo 10.5 Km, difficoltà F+  – Trekking con tratti di pendenza su neve

Il Pizzo Farno era una cima a noi ignota: l’idea di salirci è stata del nostro socio Stefano che conosce bene la zona e ha pensato che con la neve appena caduta questa potesse essere una gita interessante e divertente. A posteriori, non possiamo che essere d’accordo con la valutazione!

Inizialmente volevamo partire da Carona, ma complice la sveglia alle 4 e le gambe ancora poco allenate, abbiamo poi optato per le baite di Mezzeno. Il Pizzo Farno può essere raggiunto da entrambi i versanti, ma a giochi fatti devo dire che probabilmente abbiamo fatto la scelta migliore.
Intanto, siamo stati al sole per tutta la salita fino al passo di Mezzeno che è esposta a sud, poi il traverso, per quanto innevato, era ancora percorribile e ci ha permesso di non perdere troppa quota; nessuno si era ancora avventurato fin quassù e quindi abbiamo dovuto tracciare tutta la salita in neve fresca, cosa che comunque comporta un po’ di fatica fisica.
Ci siamo alternati e alla fine la salita è venuta via bene e senza complicazioni, regalandoci scorci Orobici di assoluta magnificenza! (vedere fotazze in fondo alla pagina)

Descrizione della salita

Dal parcheggio prendere il sentiero che sale in direzione del Passo di Mezzeno. Dopo un primo pezzo ripido, si raggiunge una bella baita con vista sull’Arera e entro breve un alpeggio in piano che è un piccolo paradiso per mucche. Mancano poi altri 150-200 metri di salita ripida e si arriva in breve al passo. Noi ci abbiamo messo un’ora esatta.

Dal Passo di Mezzeno si traversa verso destra in direzione del Passo Laghi Gemelli. Ad un bivio, salire ulteriormente a destra e in pochi minuti si raggiunge il passo.
A quel punto, basta rimanere in quota seguendo la cresta e i molti ometti che conducono in una valletta alla base del Pizzo Farno.
Qui si segue una traccia che risale in direzione del Passo di Valsanguigno con anche qualche pezzo ripido.

Giunti al passo, si devia a sinistra e poco prima del cambio di pendenza si trova una scritta su roccia che indica la cima del Farno, proprio di fronte a noi.
Saliamo stando alla destra del primo risalto roccioso e successivamente sbucando in cresta.
Basta poi seguire la cresta fino poche decide di metri sotto le rocce finali e iniziare quindi ad attraversare in direzione sinistra fino a raggiungere un colletto sul quale si congiunge il sentiero che sale dal lago e che poi affronteremo in discesa.
Abbiamo fatto uno pseudo-tentativo di salire il canalino che si trova a metà strada lungo questo traverso, ma non avevamo dietro né picche né ramponi e alla fine ha prevalso il buon senso…….e quindi abbiamo evitato di rischiare nonostante le difficoltà ci sembrassero più che abbordabili.

Arrivati alla selletta, basta seguire il pendio finale con una pendenza sui 30-35° per giungere in vetta, dove il paesaggio regala scorci davvero notevoli, soprattutto in una giornata di cielo terso come è capitato a noi (vedere video e foto).

Discesa

Per fare un giro ad anello, noi abbiamo optato per la discesa lunga, ma è anche possibile ripercorrere l’itinerario in senso inverso senza particolari difficoltà.
Se invece vi gusta l’anello, basta scendere alla selletta sotto la cima per lo stesso itinerario dell’andata e poi proseguire dritto lungo la cresta, dalla quale è possibile godere di una vista magnifica su tutti i laghi della zona e sulle cime limitrofe.
Seguire il pendio di cresta finché non inizia a scendere decisamente. Noi qui abbiamo perso la traccia ma con la neve è bastato andare giù più o meno dritto lungo il filo di cresta e poi buttarsi a destra in direzione della diga dei Laghi Gemelli.
Se ci andate senza neve siamo certi che non avrete difficoltà ad individuare la traccia ma in questo caso gli ometti sono meno assidui rispetto al percorso di andata e quindi ci vuole un minimo di lettura della montagna per uscirne puliti e senza problemi.
Ad ogni modo seguite la cresta fino quasi a valle, poi aggirate un salto roccioso a sinistra e infine giù dritti verso la diga – che si attraversa – e poi fino al rifugio Laghi Gemelli.
Da lì basta seguire la sponda del lago e risalire 150 metri circa fino al passo di Mezzeno da cui si scende per la strada dell’andata.

Giudizio

D’estate probabilmente non è una cima particolarmente interessante, ma fatta con le prime nevi regala qualche passaggio divertente e un panorama davvero notevole.
Ci siamo divertiti molto e abbiamo goduto di una vista eccezionale, complice anche la giornata perfetta. A nostro parere il tardo autunno è il momento top per questa cima, ma probabilmente è godibilissima anche nelle altre stagioni.
Se portate con voi picca e ramponi, potete anche affrontare il canalino che porta in vetta e che a occhio è sui 50° di pendenza, anche se molto breve.

Disclaimer

Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.

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