OROPA (BI), RIFUGIO SAVOIA (1.900 m slm) – MONTE MUCRONE (2.335 m slm) – disliv. positivo 435 m – VIA FERRATA DEL LIMBO – facile
Siamo appena rientrati dalle ferie estive: neanche il tempo di disfare i bagagli ed è già il weekend!
La tentazione di stare a casa a rotolarsi tra le lenzuola è forte, ma sprecare una giornata di cielo terso dopo il forte temporale che c’è stato ieri sarebbe quantomeno delittuoso.
Ci organizziamo così con un paio di amici e decidiamo di fare una gita tranquilla, non troppo lontano da casa e soprattutto lungo una strada che non comporti il traffico da bollino nero previsto per questa domenica 26 agosto.
Vince Biella ed il gruppo del Mont Mars dove sappiamo esserci passeggiate, vie ferrate e vie d’arrampicata e con anche un avvicinamento ridotto grazie alla comoda funivia che porta su a 2000mt.
Insomma….a sto giro volevamo la tipica “gita della domenica” e devo dire che abbiamo scelto molto bene!
La giornata è stata una delle più belle dell’intero mese di agosto, con un cielo perfettamente limpido e una visibilità a centinaia di km di distanza: cosa rara da queste parti.
Dal Mucrone abbiamo goduto una magnifica vista a 360° con il Rosa lì a due passi, il Monviso (scalato questa stessa estate… vedi QUI) ben visibile in lontananza e tutta la pianura padana dritta sotto di noi.
Avvicinamento
Raggiunto il paese di Biella, si seguono le indicazioni verso il Santuario di Oropa (complesso architettonico davvero gigantesco, dedicato alla Madonna Nera, con limitrofo orto botanico). La strada si inerpica con alcuni tornanti lungo il fianco della montagna e in una ventina di minuti si raggiunge Oropa dove bisogna superare il santuario e parcheggiare nel sovrastante parcheggio, accanto alla funivia.
La prima corsa durante i weekend è alle 8:30 e costa 11 € andata e ritorno (no sconto CAI). Se invece preferite camminare, dal fondo del parcheggio è possibile seguire una strada che risale le piste da sci e che nel giro di un’oretta o poco più conduce fino al Rifugio Savoia proprio accanto all’arrivo degli impianti.
Giunti a monte nel modo che preferite, seguite la strada / sentiero che conduce in pochi minuti al lago Mucrone. Dal lago, prendere un sentiero sulla sinistra che all’inizio lo costeggia e poi si alza per prati fino ad aggirare la montagna sul versante opposto (quello che dà verso valle, per capirci, sono reperibili indicazioni per “Colle del Limbo, Mucrone Parete E, Parete Piacenza”).
Il sentiero procede un po’ in salita e un po’ in mezzacosta fino ad un ghiaione e ad una bella parete verticale, dopo aver traversato per pratoni anche grazie all’ausilio di corde fisse. Qui sono visibili diverse vie d’arrampicata di vari gradi.
Per la ferrata bisogna proseguire verso monte per una settantina di metri, risalendo il ghiaione costituito da grandi massi.
Stando vicini alle pareti ad un certo punto vedrete i pioli di ferro che risalgono un camino: quello è l’attacco della ferrata Limbo.
Descrizione della via
La ferrata è molto logica e segue un itinerario lineare. E’ praticamente impossibile perdersi anche perché i pioli e le catene di ferro sono molto continui e comunque l’itinerario è bollato di fresco.
Si tratta spesso di risalire per gradini ferrati, a tratti verticali e con qualche balzo strapiombante (soprattutto nella prima parte).
La quantità di ferro è fin esagerata garantendo una progressione non difficile ed adatta anche a chi pratica ferrate da poco tempo.
Superata la prima serie di muri, si giunge su un terrazzino erboso. Bisogna quindi riguadagnare le pareti spostandosi leggermente a sinistra. Qui iniziano una seconda serie di muretti e una bella risalita lungo un diedro molto affascinante che dispiace non poter scalare senza ferro vista la bella roccia. Quasi al termine si incontra un breve ma esposto ponte tibetano.
Verso la fine la ferrata diventa più un sentiero che risale per prati e roccette fino a sbucare ad una grossa croce sull’anticima del Mucrone.
Proseguendo ancora su sentiero per circa 5-6 minuti si raggiunge la cima vera e propria con bella vista sul sottostante lago e sul Mont Mars.
Discesa
La discesa è sul versante opposto rispetto alla salita. Prendere il ripido sentiero che scende in direzione del vecchio impianto abbandonato, senza però raggiungerlo. Aggirare invece lo spallone erboso alla sinistra scendendo in una zona più rocciosa e seguendo la traccia che conduce fino al passo del Mucrone.
Si scende quindi in direzione del lago e poi a ritroso lungo l’itinerario dell’andata fino agli impianti.
Disclaimer
Attenzione: Le attività che si svolgono in montagna quali alpinismo, arrampicata, scialpinismo, ma anche il semplice escursionismo possono essere potenzialmente pericolose: la valutazione del rischio spetta alla responsabilità di ognuno singolarmente, in base alle proprie condizioni psico-fisiche e alle condizioni ambientali. Relazioni e descrizioni all'interno del blog sono frutto della nostra personale esperienza, possono contenere imprecisioni nonostante la nostra attenzione; le foto e i video possono essere utilizzati esternamente solo a fronte di richiesta e autorizzazione scritta.
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